La campanella, simbolicamente, è suonata anche nelle scuole di Crotone per il tanto atteso ritorno sui banchi. Un suono che profuma quasi di un ritorno alla normalità, “spazzato” via quasi subito poichè le regole anti-Covid non permettono l’ingresso in gruppo. Si entra, infatti, uno alla volta, ci si sanifica le mani, e si segue un rigoroso percorso per giungere fino alla propria aula. Ci troviamo all’istituto “Gravina” di Crotone che, questa mattina, ha accolto gli alunni delle prime classi: una situazione strana rispetto agli altri anni, poiché hanno atteso distanziati ed in fila la chiamata fuori dall’istituto e muniti di mascherina. L’emozione, ovviamente, non è mancata sia da parte dei ragazzi stessi, che da parte dei genitori che li hanno accompagnati.
Il ritorno sui banchi dopo 6 mesi se da un lato rappresenta il ritorno alla normalità, dall’altro ha, però, evidenziato quei ritardi atavici che il comparto scuola – non solo in una realtà come quella Meridionale – subisce ancora: nel caso specifico del “Gravina” non sono ancora a disposizione le aule promesse dalla Provincia – 10 a fronte di una richiesta di 21, delle quali non si conosce nemmeno dove sono situate – e non sono arrivati i famosi banchi dal Governo.
Giuseppe Laratta
Intervista:
Donatella Calvo – dirigente scolastico ist. “Gravina”