“Il primo settembre prossimo per i cittadini calabresi, soprattutto per quelli affetti da patologie invalidanti e appartenenti alle classi più deboli della società, sarà una data segnare in agenda. Nelle scorse settimane, infatti, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa fra l’Inps e la Regione che affiderà al personale dell’Istituto nazionale di previdenza sociale le funzioni relative all’accertamento dei requisiti sanitari in materia di invalidità civile”. A darne notizia è un comunicato dell’Inps regionale. “In quella data, quindi – prosegue il comunicato – diventerà concreto l’auspicio del Comitato regionale dell’Inps Calabria, organismo che, è bene ribadirlo, vede seduti attorno allo stesso tavolo i rappresentanti calabresi delle organizzazioni datoriali Confindustria, Coldiretti, Confcommercio e Confartigianato; quelli delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative Cgil, Cisl, Uil, Confsal e Cida, quelli dei Ministeri del Tesoro, del Lavoro, il Direttore generale dell’Inps Calabria e i presidenti di tutti i Comitati provinciali Inps della regione, che ha approvato un ordine del giorno puntualmente indirizzato a sostenere la semplificazione delle procedure, il contenimento dei costi e, soprattutto, a rendere un servizio trasparente e moderno a tutti i cittadini calabresi. Un servizio efficiente rivolto a tutti quei cittadini con seri problemi di invalidità e a tutte le loro famiglie che, troppo spesso, vedono scontrarsi le proprie necessità con una burocrazia ostinata”. “La svolta del primo settembre, con il taglio sensibile ai passaggi burocratici che sino ad oggi hanno rallentato la definizione delle pratiche di invalidità – afferma il presidente del comitato regionale Inps, Giuseppe Zito – siamo certi che servirà a rendere più snello questo servizio così importante e, allo stesso tempo, sarà in grado di apportare benefici indiretti al comparto sanitario che, grazie alle risorse umane liberate da impegni gravosi di natura amministrativa, potrà colmare alcune delle pesanti carenze che ne vincolano la sana e produttiva operosità sul territorio. A ciò si aggiunga che per la Calabria e per i suoi cittadini, troppo spesso all’attenzione dell’opinione pubblica per indicatori negativi, con un numero di avvocati altissimo ed un numero di richieste d’invalidità per cittadino fra i più alti d’Italia, questa operazione sarà totalmente a costo zero, al momento unico caso sul territorio nazionale. In questo contesto, con una fase di passaggio delle competenze già in fase avanzata, mal si comprendono le resistenze di alcuni esponenti dell’amministrazione regionale calabrese che, con disappunto e perplessità, hanno bollato di inefficienza un’operazione di civiltà che garantisce i diritti dei più deboli. Sono resistenze indecifrabili davanti a quella che è stata disegnata come una vera e propria inversione di tendenza rispetto alle pratiche, spesso censurate, del passato. Il protocollo siglato negli scorsi giorni è un punto di non ritorno. In Calabria sarà possibile stoppare gli alibi del passato sui ritardi nello smaltimento delle pratiche di invalidità civile. Le vecchie prassi, la cui incidenza sull’arretrato è stata più che dimezzata dall’intervento del Comitato regionale Inps, saranno solo uno sbiadito ricordo”. “Il comitato regionale dell’Inps Calabria, per quanto di sua competenza, già da oggi – conclude Zito – è in grado di impegnare tutte le sue articolazioni territoriali in un’azione di costante e attenta verifica sulla corretta tempistica di assolvimento delle pratiche di invalidità civile, denunciando qualsiasi rallentamento o inefficienza. Il nostro operato, quello delle sedi provinciali, sarà orientato a garantire ai ceti più deboli, non solo economicamente, della popolazione calabrese la massima certezza sui propri diritti acquisiti”
Inps: “Dal 1 settembre svolta sull’accertamento delle invalidità”
