giovedì, 21 settembre 2023

Colpo ai clan del Reggino, 53 arresti per estorsione e spaccio: maxi operazione interforze (VIDEO)

Associazione mafiosa, armi, estorsioni, droga, tutti reati aggravati dal metodo e dall’agevolazione mafiosa. Sono le accuse mosse alle 53 persone coinvolte nell’operazione condotta contro i clan del Reggino dalla Squadra mobile di Reggio Calabria, dal Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, dal Ros dei Carabinieri (supportato dal Comando provinciale di Reggio Calabria), dal Gico della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, unitamente allo Scico, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria. Eseguite 53 ordinanze di applicazione di misure cautelari, di cui 44 in carcere e 9 agli arresti domiciliari, nei confronti di altrettanti soggetti indagati, a vario titolo, per associazione mafiosa, detenzione, porto illegale e ricettazione di armi, estorsioni (consumate e tentate), favoreggiamento personale, aggravati dalla circostanza del metodo e dell’agevolazione mafiosa, nonché per traffico e cessione di sostanze stupefacenti (prevalentemente marijuana e hashish).

Posta sotto sequestro una cooperativa agricola, con annessi capannoni industriali e terreni e un’impresa individuale – avente ad oggetto l’esercizio di attività agricola, con relativi terreni – per un valore di stimato di oltre 8,5 milioni di euro. Sono in corso di esecuzione anche numerose perquisizioni. L’operazione di polizia scaturisce dalla convergenza investigativa di due attività di indagine – quella condotta dalla Squadra mobile denominata “Handover” e quella svolta dal Ros e dal Gico di Reggio Calabria denominata “Pecunia olet” – nei confronti della cosca Pesce, articolazione della ‘ndrangheta ramificata sul territorio di Rosarno e in altri comuni della Piana di Gioia Tauro, con interessi estesi in ambito nazionale e all’estero.

I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10.30.