giovedì, 21 settembre 2023

Bankitalia, prosegue la moderata crescita in Calabria

Nel primo semestre del 2017 prosegue la fase di moderata crescita dell’economica calabrese iniziata nel 2015 sebbene i divari negativi rispetto ai livelli pre-crisi permangano ampi. E’ quanto emerge dai dati elaborati da Bankitalia e contenuti nell’aggiornamento congiunturale del primo semestre 2017 sull’economia della Calabria illustrato stamani a Catanzaro. I risultati della ricerca sono stati presentati dal direttore della filiale calabrese Sergio Magarelli e dai componenti del Nucleo di ricerca dell’istituto Giuseppe Albanese, Antonio Covelli e Iconio Garrì. “Non si tratta ancora di un trend – ha detto Magarelli – ma della conferma di un andamento positivo. La Calabria deve recuperare i ritardi strutturali e per fare questo non basta correre, è necessario saltare il fosso. Servono azioni orientate alla crescita puntando anche su innovazione e inclusione”. A incidere maggiormente sul miglioramento sono le performance relative al settore dei servizi trainato dall’aumento dei consumi delle famiglie e dalla positiva stagione turistica. Segnali di miglioramento più contenuto arrivano dall’industria con l’aumento della produzione e dall’export che ha registrato un’ulteriore crescita pur rimanendo su livelli ancora modesti. Timidi aperture verso il recupero anche nel settore delle costruzioni. Secondo quanto illustrato dai vertici della filiale calabrese di Bankitalia il miglioramento della situazione congiunturale si sta riflettendo positivamente sulla redditività delle imprese. I prestiti al settore produttivo sono moderatamente cresciuti anche se i criteri di accesso al credito “rimangono poco accomodanti per le imprese giudicate più rischiose”. E’ cresciuta anche l’occupazione, dopo la flessione della seconda metà dello scorso anno, parallelamente alle performance dei settori commercio e turismo. L’aumento di posti di lavoro ha riguardato però gli autonomi, mentre nel lavoro dipendente prevale il ricorso ai contratti a tempo indeterminato. Un recupero che rimane comunque più stentato rispetto al resto del Paese. In ripresa sono i consumi delle famiglie che vedono aumentare le immatricolazioni auto e le compravendite di abitazioni. Ripartenza della spesa delle famiglie che si accompagna alla riduzione del risparmio e alla crescita dell’indebitamento sui mutui e il credito al consumo. Rafforzamento, inoltre, nei primi mesi dell’anno anche per la crescita dei prestiti bancari al settore privato non finanziario con un andamento più intenso di quello nazionale che è proseguito anche in estate. I depositi bancari, invece, hanno avuto un andamento stazionario con la riduzione della componente familiare compensata dalla crescita per le imprese. (Ansa)