La disoccupazione ancora elevata, e sicuramente in misura maggiore che altrove in Italia; e poi l’imponente presenza di sacche di povertà assoluta. Sono questi gli elementi che ancora condizionano l’economia delle famiglie calabresi, che continuano a soffrire nonostante si registri una ripresa in alcuni settori. L’analisi è quella fatta nel report sull’economia della Calabria illustrato a Catanzaro, presso la sede regionale di Bankitalia, dal direttore Sergio Magarelli.
La presenza di famiglie indigenti è molto più elevata rispetto alla media nazionale, per cui la ripresa dell’attività economica pur registrata nella prima parte del 2018 non basta a colmare la caduta registrata durante la crisi. Altri dati negativi riguardano il permanere del deficit infrastrutturale, che si somma al calo delle performance del porto di Gioia Tauro. Pesano inoltre gli effetti distorsivi legati alla presenza della ‘ndrangheta nel settore dei finanziamenti pubblici.
Nonostante tutto qualche dato positivo c’è, e riguarda la produzione nel settore industriale, che ha continuato a espandersi moderatamente in linea con il 2017. Segnali di miglioramento più intenso si sono registrati nel settore dei servizi, cui hanno contribuito la positiva stagione turistica e il miglioramento delle vendite nel commercio.