giovedì, 21 settembre 2023

Ampliamento della discarica di Columbra: udienza al Tar il 15 gennaio sulla sospensione dell’ordinanza regionale

Il TAR Calabria ha fissato per il 15 gennaio prossimo l’udienza per decidere in merito all’istanza di sospensione dell’ordinanza n° 246 del 7 settembre 2019  adottata dal presidente della Regione Calabria che autorizza la società Sovreco Spa a proseguire in via d’urgenza e senza soluzione di continuità nella coltivazione dell’attuale discarica per i rifiuti non pericolosi nelle more dell’ottenimento dell’autorizzazione all’esercizio e comunque sino al 30 giugno 2020 ovvero sino al raggiungimento della volumetria di 120.000 t di rifiuti conferiti. Lo comunicano le parlamentari Elisabetta Barbuto e Margherita Corrado le quali avevano dato mandato negli scorsi mesi all’avv. Luigi Morrone di Crotone perché si costituisse a loro nome, nel contenzioso promosso dall’associazione Pro Papanice e pendente dinnanzi al Giudice amministrativo di Catanzaro, sostenendo le ragioni dei cittadini delle comunità interessate e chiedendo, unitamente agli stessi,  l’annullamento del provvedimento della Regione ritenuto illegittimo, dannoso  e lesivo della salute pubblica e dell’ambiente assediate da una emergenza divenuta ormai strutturale e non sicuramente imprevista ed imprevedibile.

In particolare le ricorrenti – scrivono in un nota – rilevano come l’ennesima ordinanza “contingibile ed urgente”, oggi impugnata certifichi  esclusivamente l’incapacità della Regione Calabria a gestire con mezzi ordinari il ciclo dei rifiuti e che proprio tale incapacità debba essere considerata, pertanto, il solo ed esclusivo presupposto che ha determinato l’adozione in cinque anni di ben 12 ordinanze dello stesso tipo ritenute, con tutta evidenza,  uno strumento comodo e sbrigativo per evitare di assumersi le proprie responsabilità. Uno strumento, insomma, che ufficialmente dovrebbe tamponare una situazione di emergenza in tema di salute e ambiente ma che, nei fatti, ha tamponato fino all’ultimo la totale insipienza ed inadeguatezza degli amministratori regionali.