C’è anche la salma di un 40enne della Guinea sulla motonave “Phoenix” attraccata al porto di Reggio Calabria. A bordo 346 persone, 264 uomini, 16 donne e 66 minori, 62 dei quali non accompagnati. Il corpo è di un uomo della Guinea Conakry, deceduto per le conseguenze di una cirrosi epatica. Per gli altri migranti non sono segnalate situazioni sanitarie particolari, al di là di diffusi casi di pediculosi e scabbia, trattati nelle speciali docce pressurizzate per il trattamento dermatologico allestite dalla protezione civile regionale. I sanitari hanno notato profughi con pregresse ferite agli arti inferiori, causate da maltrattamenti, molto probabilmente ricevuti durante la permanenza in territorio libico.
A terra operativo, come sempre, il sistema di primo soccorso e assistenza coordinato dalla Prefettura, assieme al personale della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Comune, della Polizia Provinciale, della Capitaneria di Porto, dell’Usmaf, del Suem 118 e dell’Azienda Ospedaliera, della Croce Rossa Italiana, del Coordinamento ecclesiale Migranti della Caritas e da varie altre Associazioni di volontariato. Già partiti i primi pullman verso varie destinazioni secondo il piano di riparto predisposto dal Ministero dell’Interno